martedì 3 aprile 2012

S. BENEDETTO - AS VISITAZIONE 1 - 4 (25.03.2012)

POMILLA: è una primissima alba quella che desta Pomilla, la mattina del 25 marzo 2012.
Ha già dimostrato a tutta la squadra, durante l'intero campionato, il suo grandissimo valore. Ma non è con i ricordi che si vince ancora.
Il sole di questo mattino è timido. Non ha il coraggio o la voglia, forse ancora stanco di dare i suoi raggi sul campo che sarà presto teatro di un epico duello. Il caldo dei giorni precedenti è sostituito da un cielo plumbeo. Qualche goccia di pioggia scende sui sicuri guanti di Pomilla.
Il giovane Fabio non c'era quando esattamente due primavere prima i suoi compagni di squadra in analoghe condizioni hanno strappato forse il risultato più prestigioso del loro almanacco. Un arcobaleno dell'oracolo Jeff, una folgore del Signore aveva regalato alla Visitazione una gioia indescrivibile. Un successo contro ogni pronostico. Qualcosa di inspiegabile che si schiera con la squadra di Mister Capezzuto e la aiuta quando il nuovo scorrere del tempo ruba sessanta minuti di vita, per poi renderli timidamente nel mese della dolce vendemmia.
Spesso Il Bundes si domanda quando solo gira ramingo nei boschi per recuperare palloni calciati in mondi bui e tenebrosi cosa può essere successo quel 29 marzo 2010. Non troverà mai risposta a questo interrogativo. Ma il Fato gli è simpatico e gli si vuole mostrare ancora una volta.
E' da poco iniziato il secondo tempo. La Visitazione conduce per due reti a zero sui padroni di casa.
Pomilla, insieme alla gialla difesa è stato già protagonista di numerosi interventi molto più che decisivi.
Succede l'imprevedibile. Il chioma fluente GPS atterra in area un avversario solo davanti al Pomilla. Fabio avrebbe impedito ugualmente una sicura rete ? L'intervento del giallo difensore era evitabile ? No.
In quel momento non era Scarpa G. a muovere i suoi muscoli, non era lui scrivere le pagine del tempo.
E' un rigore.
E con un uomo in meno la Visitazione in caso di rete avversaria sarebbe spacciata. Il contraccolpo devastante. La sconfitta certa ed inevitabile.
L'arbitro, il leggendario Sig. Cavuoti, fischia.
Anche la pioggia, seppur lieve, smette si scendere.
Il rigorista calcia.
Tutti, guardano la sfera proiettarsi inesorabilmente verso l'angolo basso destro dell'estremo difensore della squadra in visita.
Il tempo si ferma. E quando riprende recupera il tempo perso. Tutto si muove al doppio della velocità.
Tutti vedono quello che succede, ma forse non lo vedono veramente.
Bundes, esattamente come allora, sa.
Fabio si lancia e vola alla velocità della luce sul pallone avversario.
Il fragoroso silenzio dell'arena viene interrotto da un suono magico. Una melodia per gli uni, una condanna per gli altri.
Il guanto di Pomilla che si scontra col pallone è la conseguenza di quello che il Bundes ha visto e poi cercherà sotto l'effetto della Pentecoste di narrare ai compagni nello spogliatoio.
Un angelo, forse più di uno scesi dal Cielo hanno spinto Pomilla là dove nessun essere umano avrebbe potuto.
Le urla dei suoi compagni esplodono festanti e ricordano le feste di qualche luglio passato.
Uno dopo l'altro i gialli giocatori si lanciano verso quella figura solitaria in mezzo ai pali. Hanno intravisto qualcosa. Avvertono la Santità e cercano la Reliquia.
Passano i secondi, e ancora tutto il chiasso gioioso non copre l'eco del profondissimo suono che ha inesorabilmente deciso l'incontro.
Il volo degli Angeli 10 MVP

DAMOSSO: il Presidente-giocatore, dopo un lungo infortunio nel girone d'andata e dopo aver disputato due buone partite nel nuovo anno è pronto per riprendere prepotentemente insieme all'oracolo il comando della difesa e ad urlare agli avversari che riuscire a superarli quest'anno sarà cosa ai limiti della fantascienza.
Insieme a tutta la difesa occupa alla perfezione la zona di competenza. Il battaglione difensivo è disposto come meglio non si potrebbe. Largo e in linea. La geometria orchestrata dal Mr. Capezzuto ed eseguita da Damosso è perfetta. La concentrazione è massima. Non vi è spazio per sbavatura alcuna. 
Damosso sale solo negli angoli a favore e solo dopo avere preventivamente avvisato i compagni. Dalle sue parti non si passa. Lui e Jeff nel mezzo della difesa sono le colonne d'ercole dell'antichità. Non è possibile andare oltre.
Colonna d'Ercole di sinistra 7

DELLAPIANA: l'agonismo di Dellapiana che esalta i compagni e incute soggezione negli avversari si manifesta già nella fase del riscaldamento. Richiama all'ordine tutti quelli che non concentrati al 110%.
Il riscaldamento perfetto si riflette subito sulla partita. Tutta la squadra è super reattiva, tanto nell'offendere quanto nel difendere. Da Jeff partono le geometrie che si diramano per tutto il campo. Tutti davanti a lui giocano con facilità. La sua aura dona loro sicurezza e le giocate si sprecano in numero. Quando è tempo di difendere dalle letali incursioni avversarie, non ha che da alzare le proprie barriere studiate col resto della squadra. Gli avversari sbattono contro un muro. Un muro mai crollato dal'inizio del campionato.
Colonna d'Ercole di destra 7

SCARPA G. : Scarpa nonostante il match delicatissimo non perde il suo tradizionale stile di gioco, poco spettacolare ma molto efficace. Come un metronomo, sempre costante in tutte le occasioni, gioca come sa mai sopra le righe. Si prospetta una di quelle domeniche che contraddistingue spesso i difensori laterali, da gregario.
Ma qualcuno in alto non la pensa così. GPS diventa lo strumento per scatenare i Santi Alati.
Il suo fallo è necessario. Il suo sacrificio un martirio.
La sua celebrazione una festa.
Divina provvidenza 6

SAVASTA: Savasta riprende possesso della fascia attorno al braccio e si schiera nel ruolo di difensore di fascia destra. Nonostante qualche parere di qualche suo compagno dalla parte opposta del campo, offre un gioco difensivo accurato. Rallenta le folate avversarie, copre i buchi. Non viene mai saltato e pur con ovvia fatica sventa calciando fuori palloni altrimenti mortiferi per la sua squadra. L'altissima intensità di gioco in fase difensiva non gli permette sempre di sfruttare gli spazi a favore dei suoi compagni.
L'unico calo di concentrazione di una partita altrimenti perfetta in fase difensiva permette il gol dell'onore agli avversari. Forse una sua volontaria gentilezza.
6,5

CAMOLETTO: Camoletto è in super-forma e la sua doppietta nel match precedente lo conferma.
Versatile tanto come centrocampista esterno quanto, se non meglio, come attaccante, avrà la possibilità di lasciare anche oggi il suo nome nel prestigiosissimo tabellino del Sig. Cavuoti.
Il primo tempo è relativamente frustrante per lui. E' caldo, ma nonostante il gioco apprezzabile della sua squadra viene spesso ignorato.
Poco male, pochi minuti dopo il fischio d'inizio della ripresa viene lanciato sul filo del fuorigioco da un delizioso assist di Mannino.
Camoletto parte per la sua cavalcata solitaria di quasi metà campo. Un'infinita di tempo mentalmente separa la  nostra mezzapunta dal portiere. Troppo tempo per decidere cosa fare e come farlo, spesso si conclude in un nulla di fatto. Ma non per il biondo giocatore dagli occhi di ghiaccio. A pochi metri dal portiere lo gela con un blizzard shoot. Il portiere vede la palla solo quando è in rete. La raccoglie. La palla è quasi cristallizzata.
Si adatta ottimamente al mutevolissimo evolversi dell'incontro sfiancando gli avversari e permettendo l'inserimento dei proprio compagni.
Uno, due, t.....BOOM GOL !!! 7+ +

ARNONE: Bundes parte in fascia alta a destra. E' consapevole che in una partita pazza come quella di oggi non coprirà quel ruolo per tutta la partita. Si sfianca nel primo tempo a raggiungere alcuni passaggi oltre ogni limite lunghi nei suoi confronti. Offre un gioco di gran contenimento arginando e pressando gli avversari sin dai loro primi metri e sopratutto a centrocampo costringendoli a continui cambi di gioco o lanci lunghi. Le sue lunghe rimesse sono sempre insidiose, ma i compagni non riescono mai a capitalizzarle.
Nella ripresa ha molto più spazio ma non si riesce a lanciarlo. Si sposterà presto nel ruolo che fu di GPS, dove si distingue per un buon posizionamento difensivo e per dei ripetuti lanci mancini ai propri rapidi e letali avanti. Nel finale ha anche l'occasione del gol della manita, ma ha già avuto ciò che voleva. Un'altra Visione.
Io credo 7

NOVO: il più grande importatore di Bitume della nazione, dopo 2 partite seppur positive ma non esaltanti, è pronto a coprire di caldo grigio il verde sintetico del campo di gioco.
Il suo, oggi, è tutto un calcio circoscritto al centrocampo. Chi comanda il centrocampo comanda il gioco. Insieme a tutti i suoi compagni di reparto frustra il gioco avversario. Lo logora e lo consuma. In una delle sue rare incursioni offensive ha anche l'occasione di lasciare il suo nome tra i marcatori. Non è questa la domenica in cui glielo si chiede. Deve fare ciò che gli riesce meglio: "Mi scusi, ha il pass? NO ??? A Beh, sono spiacente ma non c'è modo io la faccia passare !" E cosi è !
Concierge 7

PIAZZA: Il giocatore che non avverte mai la tensione, giocare contro le prime o le ultime per lui è uguale, scende in campo sereno. E' alla continua ricerca del gol su punizione che manca da molto nel suo score, è quasi un'ossessione. I compagni infatti gli permettono e gli concedono volentieri tutti i calci piazzati che lui chiede. Questo "do ut des" è però ben ripagato. In mancanza di Albisino in mezzo al campo, è su di lui che la squadra fa affidamento per trovare ordine, spazi e tempi. Non perde mai un pallone e tantissimi ne recupera. Nonostante la sua facilità di dribbling non prova mai lo spunto personale e decide sempre per un passaggio ai compagni, sia che il passaggio sia a pochi metri sia quando come nell'occasione del primo gol lancia con un lungo e magnifico passaggio filtrante Russo che non ha difficoltà a realizzare il gol del vantaggio. I suoi assist si ripeteranno più volte durante l'incontro ma non verranno sempre capitalizzati.
E' superlativo quando in una fase del primo tempo, con la propria squadra in difficoltà respinge un gol quasi fatto opponendosi col corpo ad un tiro da pochissimi metri dalla linea di porta.
Esce tra i meritatissimi applausi sul finire della ripresa, per colpa di una caviglia dolorante.
Free Kick goal shooting working progress 7/8

RUSSO: L'ultimo acquisto della Visitazione, il conosciutissimo Nicola va a nozze in campi come quello di questa domenica. Campi di poco più grandi dello standard del csi, che gli permettono se ben lanciato di lasciare sul posto qualsiasi avversario. I compagni di squadra conoscono questa sua caratteristica e infatti concentrano soprattutto nel primo tempo il gioco su di lui. Pur nella relativa prevedibilità di questa manovra, il gioco della Visitazione non viene bloccato. Nicola dopo aver sbagliato qualche occasione aggiusta la mira e con un morbido pallonetto porta in avanti la squadra ospite, che quasi sempre migliora il proprio gioco dopo il  gol del vantaggio. Nella ripresa i compagni puntano, seppur in modo più equilibrato ancora sulla sua facilità di corsa. Ancora una volta non deluderà e nonostante qualche occasione sciupata di troppo realizza una fantastica doppietta, e il 3-0 che spezza le gambe agli avversari.
Oggi, assolutamente non marcabile 7,5

MANNINO: un primo tempo purtroppo opaco per Mannino, poco coinvolto nel gioco che sviluppa la Visitazione. Un  primo tempo opaco, a cui da sfondo un secondo tempo stratosferico probabilmente anche grazie all'aver risparmiato involontariamente le energie nella prima metà di gioco.
2 assist fantastici, 1 una rete d'autore facendo girare la testa ai difensori avversari.
Mannino con la sua fantasia fa cmq girare la testa agli avversari anche quando non segna. Difficilmente viene fermato, i dribbling gli vengono con assoluta semplicità. Non spreca mai un pallone e quando la partita finisce pare dare la sensazione di poter giocare tranquillamente anche un terzo tempo. Una prestazione, forse la sua personale migliore della stagione. Si porterebbe a casa il pallone del match se non fosse che 70 metri dietro di lui oggi giocava UN UOMO ELETTO !
Mvp tra gli umani 8

Mister Capezzuto: Mister Capezzuto ha fatto le prove generali nelle prime due partite del 2012 ed ora va in scena per il grande spettacolo.
I giorni che l'hanno separato dal momento della formazione saranno stati travagliati. Ha fatto cmq, guardando il risultato le scelte migliori in assoluto. Pur con un qualche affanno durato pochi minuti nel primo tempo, la squadra ha poi imposto il proprio ritmo e grazie alla fantastica alchimia di quest'anno tutto si è svolto fino alla ripresa forse meglio difficilmente avrebbe sperato.
La formazione che deve riadattare nel dopo rigore funziona alla grande, grazie anche alla versatilità della propria rosa. Decide con freddezza di effettuare le sostituzioni solo per motivi prettamente fisici/atletici, altri cambi sarebbero stati deleteri in una partita che nonostante il punteggio rimaneva tesissima, e in ogni caso con un uomo in meno.
Ah, un espulso ? No hai problema. Questo lo sposto in basso, quest'altro lo metto a sx...taaacc: SCACCO MATTO 7,5

MENZIONE PER IL SIG. CAVUOTI: Come nella partita d'andata, arbitrata sempre dal Sig. Cavuoti, un'altra partita perfetta sotto tutti gli aspetti: atletico, posizionamento, regolamentare, comportamento.
Sicuramente il miglior arbitro del csi ( insieme al Sig. Novara, se non erro) 
Voto: 9